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Il bagno di Ghayss

All’interno una casa semi-diroccata che pareva abbandonata vive Il padre di Ghayss e tutta la sua famiglia, un uomo di circa 38 anni, paralizzato dalla vita in giù in seguito allo sfortunato incontro con un cecchino avvenuto ad Aleppo. L’uomo faceva il meccanico ad Aleppo prima dell’inizio della guerra, viveva con la sua famiglia in una casa normale, una casa con un bagno, proprio come le nostre, ma a Kilis quella casa non aveva il bagno.

Nella stanza dove incontriamo l’uomo vediamo immediatamente un quaderno dove un bambino – Ghayss – aveva disegnato un bagno, completo di gabinetto, lavandino, piatto doccia e lavatrice.

Guardandoci negli occhi ci siamo chiesti come mai un bambino di 9 anni dovrebbe disegnare proprio un bagno?
In quel momento Ghayss non era presente, era andato a svolgere alcune commissioni per la madre, visto che la condizione del padre non gli consentono d’essere d’aiuto nelle faccende domestiche.

Il Dottor Ali ci fa notare come nella nuova “casa” non ci sia il bagno, quindi ci spiega come queste persone per lavarsi debbano gettarsi addosso dell’acqua in un angolo nell’unica stanza vivibile, mentre per le altre necessità sono costretti a chiedere ospitalità ai vicini.

Eppure per questa casa, dove quando piove dal soffitto entra l’acqua, la famiglia di Ghayss deve pagare ogni mese 260 lire turche (circa 100 EURO). Impossibile non chiedersi come faccia, un uomo paralizzato e disoccupato, a pagare un simile affitto.
Il Dottor Ali ci racconta come fino a quel momento l’affitto sia stato pagato grazie alla generosità della gente del posto.
In cuor nostro abbiamo fatto una promessa e oggi vogliamo mantenerla, Ghayss è un bambino meraviglioso, educato e coraggioso, anche il suo sorriso è speciale e oggi chiediamo il vostro aiuto perché questo piccolo eroe possa tornare a Sorridere, andare a scuola senza doversi preoccupare ne sognare un bagno.

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