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La famiglia di Wael

Questa è una storia speciale, una famiglia speciale che abbiamo conosciuto lo scorso Natale nell’ultima missione, questa famiglia e’ uno dei motivi per cui siamo tornati fino a qui.

Wael Mustafa e’ un uomo grande, un omone, ma con un sorriso pieno d’amore per la sua famiglia che ha portato fino qui da Aleppo per trascinarli il più lontano possibile dalla guerra.Mentre siede su un materasso impolverato, e ci racconta la sua storia, stringe con le sue mani grandi tutti i suoi figli vicino a se, vicino al suo cuore.Wael ha 41 anni ed e’ malato di cuore,un cuore se pur malandato che li ha portati tutti fino a qui.

Wael e la sua famiglia sono venuti da Aleppo, l’uomo in siria faceva il sarto ed aveva aperto una piccola fabbrica comprando e modificando alcuni macchinari in modo che anche lui, nonostante i suoi problemi di cuore, potesse lavorare.

L’uomo è scappato, lasciando tutto quel che era riuscito a creare, per salvare la vita dei suoi figli, di sua moglie e anche della anziana mamma anch’essa malata di cuore.

La moglie di Wael si chiama Butul ed ha 31, hanno cinque figli: Mustafa’ 13 anni, Najal 10 anni, Rula 6 anni, Nermeen 4 anni, Muna che ha un anno e mezzo. Muna l’abbiamo soprannominata la “diva”, lei è la bambina che ho fotografato scalza di fronte il cancello azzurro durante l’ultima missione, un’immagine che è rimasta nei nostri cuori e penso anche nei vostri senza dubbio.La situazione di questa famiglia e’ veramente difficile.

Wael, a causa della sua malattia, non può permettersi di fare qualsiasi lavoro e quello che si era costruito gli è stato portato via dalla guerra. Nessuno dei suoi figli va a scuola.Questa famiglia deve pagare un affitto (comprese le utenze) di 150 euro al mese, ma ovviamente per loro è praticamente impossibile.

Fino adesso siamo riusciti a sostenerlo grazie ai fondi raccolti durante queste due ultime missioni, ma ora abbiamo bisogno di voi.Abbiamo bisogno di 6 famiglie che decidano di sostenere Wael e la sua famiglia per 6 mesi, che decidano di diventare parte di questa storia.

In fondo sono sufficienti 25 euro al mese, il costo di una pizza fuori, per ridare dignità a quest’uomo.

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